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La fantascienza italiana : testi, contesti, editoria

Publié le 16 septembre 2017 Mis à jour le 7 avril 2018
le 6 avril 2018
9h45 - 12h30
Salle de conférences de la Librairie Ombres Blanches (Langues Étrangères)
3 rue Mirepoix

Aspetti della fantascienza italiana dalla seconda metà del Novecento ai primi anni del XXI secolo










Giulia Iannuzzi (Trieste)
«Tradurre, pubblicare, leggere, scrivere fantascienza in Italia»
L'intervento ripercorrerà il filo nascosto che ha legato tre intellettuali fantascientisti negli anni 60-70: Riccardo Valla (Torino, 1942-2013), Vittorio Curtoni (San Pietro in Cerro, Piacenza, 1949-2011) e James Graham Ballard (Shanghai, 1930-2009). I rapporti tra il traduttore torinese, l'autore piacentino e lo scrittore inglese offrono uno spaccato esemplare delle direttrici editoriali e letterarie che hanno segnato lo sviluppo della fantascienza italiana. Il ruolo di Valla e di Curtoni nella ricezione di J. G. Ballard offre un'occasione per riflettere sul rapporto tra pubblicazioni professionali e amatoriali, il ruolo dei traduttori e del loro lavoro intellettuale, l'assimilazione e il superamento dei modelli letterari stranieri da parte degli autori nostrani.

Eleonora Marzi (Toulouse)
«La fantascienza in Italia: un caso editoriale, un caso culturale»
Le ragioni dell'introduzione tardiva, rispetto ad altri paesi, della fantascienza in Italia trova la sua ragione in un contesto storico e culturale particolare. Altalenante tra fascino per la tecnologia importata dagli Stati Uniti e attaccamento al classicismo che caratterizza la cultura letteraria italiana, la ricezione della fantascienza vede come protagonisti l'editore Giorgio Monicelli e i due scrittori e critici Carlo Fruttero e Giorgio Lucentini, tutti protagonisti del caso editoriale di Urania, contemporaneamente rivista e collana di romanzi, e delle prime antologie di fantascienza (Le meraviglie del possibile, 1959; Il secondo libro della fantascienza, 1962) che lanciano di fatto il nuovo genere. La fantascienza in Italia nasce dunque come una fortunata alchimia di una mutata sensibilità e di una fortunata operazione editoriale di cui verranno illustrate le caratteristiche.



La prospettiva della giornata è dedicata alla diffusione delle opere italiane di "fantascienza" dal 1950 ai nostri giorni, da Dino Buzzati, Primo Levi, Lino Aldani, Italo Calvino, Gilda Musa, ... a Vittorio Curtoni, Vittorio Catani, Valerio Evangelisti, Lanfranco Fabriani, Alberto Costantini (lista non esaustiva). Sono più particolarmente privilegiate le opere che hanno segnato un cambiamento di paradigma nella poetica e la ricezione di questo genere letterario.
 
 

Un profilo di Giulia Iannuzzi
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